Oltre a curare in maniera bilanciata l’alimentazione, la cosa migliore da fare in caso di diabete è praticare un’ attività fisica regolare. In abbinamento ai farmaci prescritti dal medico, andranno scelti alimenti che mantengano il più possibile regolare il livello di glucosio nel sangue. Per quanto riguarda il tipo di alimentazione indicata per chi soffre di diabete pare ci siano dei miti da sfatare. Vediamo quali.
Consumare troppi zuccheri causa il diabete. Qual’è il principale motivo per cui compare il diabete? Le cause non sono ancora completamente chiare. Non è ancora stato provato che un semplice consumo eccessivo di zuccheri possa causare di per sé il diabete, una malattia che compare quando qualcosa interferisce con la capacità dell’organismo di trasformare il cibo in energia. L’insulina, prodotta dal pancreas aiuta le cellule del corpo ad utilizzare il glucosio per la produzione di energia.
Ci sono diversi tipi di diabete suddivisi in base alla gravità:
• Diabete di tipo 1: quando il pancreas non è in grado di produrre insulina, che deve essere per via esterna. Di solito si manifesta in giovane età, fin da bambini. A parere dei ricercatori potrebbe essere correlato ad un malfunzionamento del sistema immunitario. • Diabete di tipo 2: quando il pancreas non produce abbastanza insulina o quando l’insulina non agisce correttamente, o in entrambi i casi. Essere in sovrappeso aumenta in rischio di incorrere nel diabete di tipo 2, che può presentarsi ad ogni età. • Diabete gestazionale: si presenta durante la gravidanza in alcune donne, quando i cambiamenti ormonali non permettono all’insulina di agire correttamente. Il problema può scomparire dopo il parto e nel corso della gravidanza può essere necessaria la somministrazione di insulina.
I carboidrati vanno limitati. In base alla patologia non sempre i carboidrati vengono eliminati, si tende a tenere sotto controllo la loro assunzione considerando anche i medicinali che si assumono. Tra le maggiori fonti di carboidrati troviamo i cereali, il cui indice glicemico varia da una tipologia all’altra. Tra i cereali ad indice glicemico più basso è presente l’orzo.
Preferire le proteine ai carboidrati. Eccedere nel consumo di alimenti proteici a discapito dei carboidrati può portare ad un innalzamento dei livelli di grassi saturi ingeriti aumentando così il rischio di incappare in qualche patologia cardiaca. Le proteine nella dieta di un diabetico dovrebbero rappresentare il 15-20% delle calorie totali consumate ogni giorno.
I medicinali possono correggere gli errori alimentari. Ricorrere a posologie “fantasiose” per nascondere eventuali sgarri alimentari non andrebbe mai fatto. Riguardo all’assunzione dei medicinali per il diabete è sempre bene seguire alla lettera le indicazioni ricevute da parte del proprio medico ed evitare il più possibile il fai-da-te.
E’ necessario preparare piatti speciali. Alla fine, nella maggior parte dei casi, i piatti adatti al diabetico sono gli stessi che la sua famiglia consuma abitualmente, con nessuna o pochissime variazioni. Ciò che è davvero importante per i diabetici è rappresentato dal controllare più da vicino ciò che si mangia, tenendo conto delle tipologie di carboidrati, grassi e proteine assunte. Un nutrizionista può essere d’aiuto nella gestione della propria situazione a tavola.
Rinunciare ai propri cibi preferiti. Una volta accertato di soffrire di diabete non è detto che ciò comporti delle rinunce ai propri cibi preferiti. Più probabilmente bisognerà cambiare il modo in cui vengono preparati, gli abbinamenti agli altri alimenti e magari ridurre le porzioni. Un buon incentivo è consumarli di tanto in tanto come premio per l’aver seguito correttamente il proprio piano alimentare. Ovviamente sempre sotto il controllo di un medico.
L’alimentazione del diabetico è complessa e ha molte regole. Normalmente la questione è data dalla scelta degli alimenti da abbinare alle attività svolte nel corso della giornata e ai medicinali assunti per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Alla fine non è detto che si renda necessario stravolgere totalmente le proprie abitudini alimentari. La cosa fondamentale comunque è rivolgersi ad un esperto.
Bando ai dolcificanti. I dolcificanti artificiali sono più dolci e meno calorici dello zucchero e vengono solitamente assunti in quantità minori rispetto ad esso. Saccarina, aspartame, sucralosio, acesulfame potassico sono ammessi da parte della American Diabetes Association. Una nota va fatta sull’aspartame, che si trova al centro di un vero e proprio dibattito per quanto riguarda i suoi eventuali effetti negativi sulla salute. Una soluzione adatta ai diabetici potrebbe essere rappresentata dalla stevia.
Gli alimenti dietetici sono la scelta migliore per i diabetici Il fatto che un alimento sia etichettato come “dietetico” non determina che esso risulti la scelta migliore per coloro che soffrono di diabete. Gli alimenti commercializzati come dietetici possono risultare più costosi degli alimenti comuni, seppur presentando le medesime caratteristiche degli altri cibi presenti nei negozi di alimentari o preparati in casa.
I dessert sono vietati. Non sempre i diabetici sono costretti a rinunciare al dessert! A seconda della gravità c’è la possibilità di consumare dolci in porzioni più piccole o più raramente, oppure di scegliere dessert preparati con dolcificanti che non alterino i livelli degli zuccheri nel sangue. E’ possibile ridurre la quantità di zucchero da utilizzare per la preparazione dei dolci ed arricchirli con nutrienti specifici, ad esempio aumentando la quantità di frutta o sostituendo la farina raffinata con della farina integrale. Il dessert rappresentato da una fetta di torta potrebbe essere sostituito da yogurt, frutta fresca o biscotti integrali.