La Gemmoterapia (e i suoi prodotti gemmoderivati) utilizza i meristemi della pianta ossia le parti che hanno una potenzialità di accrescimento, sono le famose cellule staminali: sono nella pianta a livello delle gemme le quali possono essere apicali (in cima) o ascellari (sui rametti), a livello del fusto o delle radici.
Rispetto alla fitoterapia, la Gemmoterapia usa parti della pianta che hanno una grossa potenzialità e che contengono vitamine, enzimi, proteine e sali minerali, in quantità molto superiori rispetto al tessuto adulto come le foglie; nelle gemme ad es. le proteine sono molte di più rispetto a quelle delle foglie. La fitoterapia utilizza dunque tessuti adulti e definiti ed è indirizzata ad un organo/zona specifica, la gemmoterapia si indirizza invece su tutto l’organismo in particolare sul sistema immunitario (va nel profondo dove le altre piante non arrivano). Qui di seguito alcuni gemmoderivati, con relative azioni e associazioni:
RIBES NIGRUM (ribes nero): antiallergico ed antinfiammatorio per eccellenza, stimola notevolmente la corteccia surrenale: aumento delle resistenze alla fatica e al freddo. La sua azione antiinfiammatoria è immediata. E’ usato in caso di reazioni allergiche acute, sindromi infiammatorie varie, reumatiche, respiratorie e cutanee. Con Pinus montana e Vitis vinifera forma il trio dei gemmoderivati indicati nel trattamento dell’osteoartrosi. La sua azione si estende anche ai tendini e ai legamenti, migliorandone la scioltezza. Va prescritto in associazione ad Alnus incana e Sequoia gigantea nel trattamento del fibroma uterino; oppure in associazione a Rubus idaeus nelle cistiti ovariche.
ROSA CANINA: rigenera l’organismo spossato dalle infiammazioni ripetute. I giovani getti di Rosa canina hanno un’attività specifica nella cefalea vasomotoria. Sono particolarmente attivi nelle infiammazioni recidivanti in associazione a Betula pubescens, Abies pectinata e Ribes nigrum. Ha un’azione antiallergica ed immunostimolante. E’ indicato soprattutto nell’asma bronchiale allergico associato a rinofaringiti recidivanti. Questo gemmoterapico è capace di ricostruire le difese immunitarie. Nei gozzi eutiroidei, si utilizza in alternanza con Cornus in cure di lunga durata e con attento controllo della funzionalità ghiandolare attraverso l’ecografia oppure la scintigrafia.
CARPINUS BETULUS (carpino): è indicato nelle sindromi rino-sinuso-bronchiali. Svolge un’azione antinfiammatoria, anticatarrale e sedativa della tosse. E’ il rimedio della piastrinopenia acquisita post-medicamentosa e delle emorragie da anticoagulanti.
TAMARIX GALLICA (tamerice o albero delle nebbie): agisce sul midollo osseo e probabilmente sulla milza, stimolando la formazione di globuli rossi e di piastrine. E’ indicato nelle anemie. I giovani getti di Tamarix gallica sono indicati nel trattamento della mononucleosi infettiva in associazione a Ribes nigrum per combattere l’astenia conseguente a questa malattia virale.
PRUNUS SPINOSA (prugnolo selvatico): le gemme del Prugnolo possiedono un’azione stimolante del sistema immunitario. Questo gemmoterapico viene utilizzato nell’anoressia, nei ritardi di crescita (con Abies pectinata), nella stasi metabolica, nelle astenie psico fisiche e negli stati di debilitazione secondari e stress. Particolarmente utile in tutti i casi di diminuzione dell’efficienza del sistema immunitario (con Rosa canina).
FICUS CARICA (fico): rimedio indicato in tutti i problemi gastrici: gastriti, dispepsie, bruciori di stomaco (in caso si tratti di sindrome funzionale). Nell’ulcera duodenale è indicato per facilitare la cicatrizzazione della mucosa. Nel trattamento delle gastriti sarà opportuno associare Tilia tomentosa per la sua azione sedativa e antispastica, così come l’antinfiammatorio Ribes nigrum.
Si ringrazia l’azienda Arcangea di Rimini.
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