L’argilla è uno dei rimedi più efficaci e meno costosi con un ottimo potere assorbente: assorbe ed estrae dal corpo tossine, gas, pus attraverso l’attivazione di un meccanismo chiamato osmosi che, oltre ad assorbire, cede contemporaneamente le sostanze minerali e gli elementi energetici di cui è composta.
L’argilla presenta una radioattività naturale che sembra arrivi a stimolare la radioattività dei corpi che ne risultano carenti e ad assorbirne invece l’eccedenza in caso di organismi colpiti da radiazioni ionizzanti; è inoltre energizzante in quanto racchiude in sè l’energia della luce, dell’aria, dell’acqua e il calore del sole.
Dentro all’organismo, tale movimento di energie cosmiche si traduce in una stimolazione del sistema immunitario. E’ dunque indicata in tutti gli stati infiammatori acuti e cronici, nelle problematiche dell’apparato digerente (aerofagia, gastrite, bruciori di stomaco, coliti, meteorismo, stipsi, diarrea, parassitosi, emorroidi), in caso di intossicazione in quanto drena ed espelle tossine, in caso di febbre, in caso di deperimento organico, scarsa vitalità; toglie calore agli organi digestivi e ripristina l’equilibrio termico del corpo, è indicata nelle infiammazioni dell’apparato genito-urinario, è cicatrizzante, rimineralizza l’organismo in caso di osteoporosi, astenia, debolezza generale, esaurimento nervoso, stress. E’ inoltre indicata in caso di traumi, botte, contusioni, dolori osteo-articolari, ferite, ustioni, eruzioni cutanee, foruncolosi, fistole.
Come fare il cataplasma di argilla?
In molti negozi di prodotti naturali e in erboristerie, si possono trovare pacchi da 1-3 kg di argilla per impacchi, una tipologia di argilla macinata meno sottile rispetto a quella che si assume per uso interno.
Procedimento: in un recipiente non metallico versare 200 ml di acqua fredda (naturale o addizionata a decotti di erbe o sale) e aggiungere l’argilla fino a ricoprire la superficie dell’acqua. Lasciare riposare fino a che l’acqua non viene completamente assorbita. Mescolare il tutto con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto cremoso. Stendere così l’argilla su un pezzo di carta da pacco, poi sopra all’argilla stenere un pezzo di garza. Applicare tale cataplasma direttamente sulla zona interessata e sdraiarsi facendo attenzione a coprirsi bene con una coperta di lana (soprattutto in inverno). Non bisogna avvertire una sensazione di freddo. Il cataplasma va tenuto minimo un’ora o, se si vuole, anche tutta la notte.
Controindicato durante il ciclo mestruale, durante la gestazione, mai subito dopo i pasti ma almeno attendere 2-3 ore.
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