E’ un termine giapponese composto dalle parole REI, che significa energia vitale universale, e KI energia propria di tutte le creature viventi. Reiki esige la cura di se stessi, scioglie i blocchi, purifica dalle sostanze tossiche, riequilibra i centri energetici del corpo (CHAKRA) e ristabilisce l’armonia. Questo metodo nasce in Giappone grazie al maestro USUI (1865-1926), un uomo di buona famiglia, buddista praticante che, dopo un ritiro spirituale di digiuno e meditazione durato 21 giorni, raggiunse l’illuminazione. La diffusione in occidente del Reiki avvenne più tardi grazie a Hawaio Takata (1900-1980) un’americana-giapponese residente alle Hawaii che, dopo aver affrontato con successo la sua malattia, decise di diventare lei stessa maestro Reiki operando nella sua clinica alle Hawaii. Reiki trasmette energia con l’imposizione delle mani; inoltre rinforza il sistema immunitario agendo su 4 livelli:
- Fisico;
- Mentale;
- Emozionale
- Spirituale.
Con il Reiki oltre ad affrontare il problema, si trasmette energia a tutto il suo organismo per renderlo forte davanti alla situazione negativa. Durante il trattamento il ricevente si sdraia in una posizione comoda mentre l’operatore appoggia le mani per almeno per 3 minuti su ognuno dei 7 nodi energetici o chakra che sono:
- Primo: localizzato sul perineo, si identifica col colore rosso e a lui sono collegate disfunzioni come obesità, emorroidi, stitichezza, sciatica, artrite degenerante, anoressia nervosa, problemi alle ginocchia.
- Secondo: localizzato sulla parte inferiore dell’addome, si identifica con il colore arancione e a lui sono collegate disfunzioni come impotenza, frigidità, problemi uterini, vescicali o renali, rigidità della parte inferiore della schiena.
- Terzo: localizzato tra l’ombelico e il plesso solare, si identifica col colore giallo e a lui sono collegate disfunzioni come ulcere, diabete, ipoglicemia.
- Quarto: localizzato sul cuore, si identifica col colore verde e a lui sono collegate disfunzioni come asma, pressione alta, malattie cardiovascolari, malattie polmonari.
- Quinto: localizzato sulla gola, si identifica col colore azzurro brillante e a lui sono collegate disfunzioni come mal di gola, collo rigido, raffreddori, problemi alla tiroide, problemi di udito.
- Sesto: localizzato al centro della fronte in corrispondenza del terzo occhio, si identifica con il color indaco e a lui sono collegate disfunzioni come cecità, mal di testa, incubi, tensione agli occhi, vista sfocata.
- Settimo: localizzato sulla sommità della testa, si identifica col colore violetto e a lui sono collegate disfunzioni come depressione, confusione, tedio, apatia, incapacità di apprendere e comprendere.
Nel corso del trattamento l’operatore potrebbe quindi avvertire su una certa zona calore, dolore o fastidi rilevando che in quel punto c’è un calo di energia, causa probabile di patologie e disturbi fisici; per ristabilire l’equilibrio l’operatore deve trattenere le sue mani in quei punti, fino al completo ripristino energetico.