La gravidanza non dovrebbe essere vista come un ostacolo al mantenimento del proprio benessere dal punto di vista fisico; occorre solo prendere qualche cautela per non fare insorgere problemi durante questo periodo.
INNANZITUTTO NEI PRIMI TRE MESI DI GRAVIDANZA E’ SCONSIGLIATO QUALSIASI ALLENAMENTO ED OGNI ATTIVITA’ MOTORIA IMPEGNATIVA DAL PUNTO DI VISTA METABOLICO. Dopo il terzo mese si considera che i rischi correlati ad attività motorie riducono la loro incidenza, eccetto nelle gravidanze a rischio ovvero dove siano rilevabili a carico della gestante situazioni anomale che comportano un pericolo per il feto.
Si ricorda che, come nell’ allenamento post-parto, è vivamente consigliato di consultare il proprio ginecologo per valutare l’opportunità di praticare o meno una “ginnastica dolce” in base alla propria condizione dato che ogni gravidanza è differente da un’altra. Ottenuto il parere favorevole da parte del ginecologo, l’attività dovrebbe essere realizzata in modo rilassante e piacevole considerando che in nessun caso sono da praticare allenamenti intensi durante tutto il periodo della gravidanza; infatti per migliorare il proprio tono muscolare sono necessari allenamenti tali per cui si rischia di mettere in crisi il sistema metabolico contrattile.
Le gestanti che non si sono allenate in modo serio o per nulla allenate prima della gravidanza, potranno frequentare i corsi di ginnastica pre-parto organizzati dalle cliniche e dalle strutture sanitarie di riferimento, dove medici specializzati seguiranno tutte le attività; mentre le gestanti allenate, in possesso di un ottimo tono muscolare potranno iniziare un’attività dolce (sempre sotto il controllo di un ginecologo), rispettando alcune semplici regole:
- il lavoro complessivo in palestra andrà ridotto di circa il 50% rispetto alla condizione fisica normale;
- l’avvio di ogni attività dovrà essere assolutamente graduale: si comincerà con pochi minuti il primo giorno, una decina il secondo giorno, una quindicina il terzo giorno e così via fino ad arrivare alla massima durata consentita (circa mezz’ora) rispettando sempre ampi tempi di recupero tra un esercizio e l’altro;
- l’intensità dell’allenamento andrà ridotta fino a non superare il 50% delle ripetizioni possibili in condizioni normali;
- andranno esclusi tutti quegli esercizi particolarmente a rischio come: squat, affondi, leg press, lento dietro, lento avanti, esercizi in carico della colonna, corsa, saltelli ecc.. Saranno da preferire esercizi più soft come: alzate laterali con manubri da seduta, crunch (addominali) dolce e parziale, lat machine dietro (per i dorsali), lat machine avanti (sempre per dorsali ma con impugnatura diversa), camminata ecc..;
- le attività andranno comunque ridotte e poi interrotte con l’avvicinarsi del parto.