La celiachia, a differenza della gluten sensitivity, è una forte e permanente intolleranza al glutine, una sostanza proteica presente nel frumento, avena, Kamut, segale, farro, orzo, triticale e spelta.
Purtroppo la celiachia può colpire qualsiasi fascia d’età, è considerata tipica dell’età pediatrica e spesso nell’età adulta non viene presa in considerazione neppure negli ambienti specialistici.
L’intolleranza invece può comparire, in modo più o meno acuto, dopo un evento stressante nella vita come ad esempio un intervento chirurgico, una gravidanza, oppure un’ infezione all’intestino. La celiachia si può manifestare in diversi modi: malassorbimento con diarrea, perdita di peso e carenze nutritive multiple; su altri soggetti possono comparire sintomi cronici spesso estranei all’apparato digerente come ad esempio crampi, formicolii, debolezza muscolare, gonfiore alle caviglie, emorragie, facilità alle fratture, dolori ossei, alterazioni cutanee, disturbi psichici, afte. Spesso è presente un’anemia da carenza di ferro.
Al contrario esistono anche soggetti che non lamentano sintomi o nei quali i disturbi sono talmente modesti da non richiedere l’intervento del medico; questi soggetti vengono diagnosticati solo perché nell’ambito familiare c’è una persona affetta da celiachia.
E’ frequente che alla celiachia siano associate patologie gravi come diabete, artrite reumatoide, epatite cronica attiva, alterazioni della tiroide e dermatite erpetiforme. In Italia è stato stimato che una persona su 100 soffre di celiachia, pertanto i celiaci sono all’incirca 600.000, ma ad oggi sono stati accertati solamente 100.000 casi; purtroppo ogni anno questo numero aumenta di circa il 10%…ben 10.000 persone in più a cui viene diagnosticata la celiachia. E’ una situazione che non va assolutamente sottovalutata.
Ad oggi l’unica cura disponibile per la celiachia che può garantire un buono stato di salute è eliminare anche la più piccola quantità di glutine; il che comporta togliere categoricamente dalla propria alimentazione cibi di uso comune come il pane, la pasta, biscotti e pizza. Pensate che anche solo l’assunzione di una piccolissima dose di glutine può provocare svariate conseguenze più o meno gravi.