Perdere peso o dimagrire sono la stessa cosa?
Facciamo chiarezza!
Perdere peso significa semplicemente vedere un numero più basso sulla bilancia; la perdita di peso coinvolge indistintamente sia la massa magra (muscoli) che la massa grassa con risultati estetici e fisici che non sempre rispettano le nostre aspettative (quindi NO alle diete last minute che mirano solo a fare calare quei maledetti numerini della bilancia!).
Dimagrire invece è la riduzione dell’adipe o grasso corporeo che si ottiene nel tempo allenandosi bene e con una sana alimentazione.
Componente fondamentale del dimagrimento è l’attività aerobica che va fatta innanzitutto monitorando la frequenza cardiaca e facendo in modo che il “range” di allenamento sia compreso tra il 60 e il 70% della frequenza cardiaca massima; questo è possibile calcolarlo nel seguente modo:
220 – età = Frequenza Cardiaca Max
Ad esempio se la FCMax (frequenza cardiaca massima) è 180 battiti al minuto, il “range” di allenamento dovrà essere compreso tra il 60% di 180 (108) e il 70% di 180 (126); riassumendo la frequenza cardiaca dovrà rimanere tra i 106 e i 128 battiti al minuto.
Chi pratica molto sport sostiene che questo concetto sia ormai superato da altri tipi di allenamento molto più mirati.
In realtà hanno ragione a metà, nel senso che è vero che esistono soluzioni più efficaci (metodo H.I.I.T. o P.H.A. di cui parleremo in modo approfondito sucessivamente), ma è altrettanto vero che sono rivolte a persone molto allenate.
Chi comincia (o ricomincia dopo molto tempo) a svolgere attività fisica per rimettersi in forma è bene che inizi gradualmente con il metodo del “range” della frequenza cardiaca.
Per riuscire ad intaccare le scorte di grasso corporeo bisogna superare i 20 minuti di attività aerobica in quanto, al di sotto questo tempo, il “carburante” utilizzato dall’organismo è il glicogeno (uno zucchero presente nel muscolo che fornisce energia di pronto utilizzo).
Lo scopo primario di un allenamento dimagrante è di diminuire le scorte di massa grassa cercando il più possibile di lasciare intatta la massa magra (muscoli); per questo motivo infatti si abbina all’allenamento aerobico anche un allenamento definito anaerobico (con l’utilizzo di pesi) in modo da provocare un’elevata lipolisi (consumo di grasso) nella fase aerobica in quanto, in presenza di più massa magra, il metabolismo è più elevato con la conseguenza, a parità di attività aerobica, di consumare più massa grassa.
Su…cominciamo insieme!