La prima domanda da porsi di fronte a una stitichezza è se si è realmente stitici: si pensa di avere un problema, ma si è sicuri? Ognuno di noi è stato bombardato dalla pubblicità dei lassativi, dove si insinua che andare di corpo una volta al giorno è fondamentale per la salute. Ma tutto ciò non è vero secondo il dott. Marvin Schuster, capo del dipartimento malattie digestive in un centro medico di Baltimora. Molte persone, sostiene il dottore, soffrono di costipazione soggettiva ovvero pensano di essere costipati anche se non è vero. In realtà il bisogno di defecare varia ampiamente da individuo a individuo. Per certuni, tre movimenti intestinali al giorno sono la norma, per altri possono bastare tre scariche la settimana.
Come seconda domanda: bevo abbastanza? La prima cosa da fare dinanzi a un soggetto stitico è consigliare alimenti necessari per battere la stitichezza quali le fibre e i liquidi. Entrambi, in abbondanza, sono essenziali per mantenere morbide le feci e per aiutarle a muoversi lungo il colon. Quanta fibra e quanti liquidi servono? Per quanto riguarda i liquidi, un minimo giornaliero di sei bicchieri dovrebbero far parte dell’alimentazione di tutte le persone adulte; qualunque liquido va bene ma il migliore fra tutti è l’acqua. Per quanto riguarda invece la fibra, gli adulti dovrebbero mangiare ogni giorno 20-35 grammi di fibra alimentare e a chi soffre di stitichezza almeno 30 grammi. Da dove viene la fibra? Dai carboidrati complessi contenuti nei cereali integrali, nella frutta e nella verdura. I campioni della categoria fibre sono i fagioli secchi cotti, le prugne, i fichi, l’uva, la farina d’avena, le pere e i semi oleosi. Attenzione però, occorre aumentare gradualmente l’apporto di fibra alimentare in modo da evitare attacchi di meteorismo (gas intestinale).
Cosa molto importante è trovare il tempo per l’attività motoria. L’esercizio fisico regolare (leggi anche “Vuoi dimagrire? Aumenta il tuo metabolismo!”) fa sì bene al cuore, ma anche all’intestino poichè muove più rapidamente il cibo attraverso il canale alimentare.
Avere inoltre una buona educazione fecale è assai importante. Spesso non si va in bagno quando la natura lo richiede, ma quando le circostanze sociali lo consentono. Trascurare lo stimolo alla defecazione può portare gradualmente alla stitichezza. Ma non è mai troppo tardi per rieducare l’intestino; il momento più naturale per andare in bagno è dopo mangiato quindi occorre scegliere un pasto, uno qualsiasi, e ogni giorno dopo quel pasto andare in bagno per circa una decina di minuti. Con un pò di allenamento l’intestino si abituerà a muoversi secondo natura.
ATTENZIONE AI LASSATIVI!!!
Prendere troppi lassativi chimici abitua l’intestino alla loro azione e la stitichezza peggiora. Bisogna imparare a capire che i lassativi non sono tutti uguali. Oltre ai lassativi chimici, esistono anche quelli naturali o vegetali; in genere l’ingrediente principale è costituito dai semi di psillio macinati. Si tratta di una forma di fibra superconcentrata che, diversamente dai lassativi chimici, non dà assuefazione ed è sicura, anche se presa per lunghi periodi. L’avvertenza è che tali lassativi vanno presi con molta acqua altrimenti possono conglomerarsi in una massa solida dentro l’intestino.
Tra i rimedi erboristici ci sono l’aloe, il rabarbaro (leggi anche “In autunno non trascuriamo il fegato!“), la cascara sagrada, la radice di tarassaco.
Chiedi al tuo naturopata o erborista di fiducia le giuste dosi.
Puoi contattare Serena Nanetti qui: Email: naturopatiapilates@gmail.com Sito: www.facebook.com/SerenaNaturopatiaPilates Dove lavoro: – Centro posturale Satya Om Via Grillini, 2 Pianoro Bologna – Insegnante Pilates e Naturopata – Palestra Green Energy via Fornace, 14/M San Lazzaro Bologna – Insegnante Pilates