Volete sapere qual è il pasto più sano al mondo?

Eccolo!

Consiste in:

  • un antipasto a base di pesce e cereali;
  • un piatto unico con carni, verdure, legumi;
  • un dessert a base di yogurt e frutta secca.

Perfetto almeno secondo gli studi del Leather Head Food Institute, un ente indipendente che studia il cibo e le sue proprietà per conto di aziende produttrici.

Ma come è nato questo menù?

Dopo aver analizzato 4mila annunci di pietanze pubblicizzate solo 222 sono stati ritenuti significativi rispetto agli ingredienti utilizzati; sono state prese in considerazione pubblicità, ma anche ricerche scientifiche degne di nota, e annunci che invitavano a consumare una determinata pietanza, si proponeva un’ alimentazione “sana”.

I ricercatori hanno incrociato i dati di questi annunci e hanno deciso di creare questo menù per qualità dei nutrienti, presenza di proteine, vitamine, acidi e sostanze che aiutino il cuore, la circolazione, combattano il colesterolo cattivo ecc..

Nello specifico “il pasto più sano del mondo” propone:

  • una entrée composta da salmone (fresco o affumicato) accompagnato da un pane integrale con alta quantità di cereali e servito con un’insalatina condita con olio d’oliva;
  • un piatto forte contenente pollo e lenticchie, accompagnate da verdure miste cotte;
  • un dessert di budino di yogurt ricoperto da noci e caramello dolcificato.

Per smorzare la fame fuori pasto i ricercatori consigliano: cioccolata calda, frutta secca, frutti di bosco, oltre a 2 litri di acqua al dì e chewing gum allo xilitolo.

Alla base della scelta di ogni piatto c’è un motivo ben preciso, come ad esempio: il salmone è ricco di Omega 3 che aiuta a mantenere basso il livello di colesterolo, il pane integrale contiene acido folico utile per cervello e donne incinte, il pollo contiene proteine per la massa muscolare, le lenticchie contengono acido pantotenico che aiuta a ridurre stanchezza e stress.

Questo studio è stato effettuato da ricercatori inglesi e Andrea Ghiselli, nutrizionista e ricercatore dell’Inran (Istituto nazionale ricerca alimenti e nutrizione) ci ricorda però di non dimenticare le  nostre origini mediterranee: «Noi seguiamo un’alimentazione che è fatta di vegetali, che attinge per il 60 per cento l’energia dai carboidrati provenienti da cereali, facciamo largo uso di frutta e verdure fresche: ricordiamoci che possiamo fare un pasto altrettanto sano e buono utilizzando alimenti di casa nostra. Un esempio: gli Omega 3 sono contenuti nel salmone ma anche nella sardina o nel tonno». Attenzione, comunque, agli annunci troppo eclatanti, commenta ancora Ghiselli, ricordando che «non esiste il menu ideale. Esiste l’alimentazione ideale, fatta con qualsiasi elemento abbiamo a disposizione».

Riccardo Buzzi

Fondatore di Into the Fitness e mi occupo della gestione di tutta la parte tecnica, commerciale ed organizzativa; ovviamente supportato da collaboratori di primo piano! Un lavoro, il mio, nato per caso, che mi ha portato ad abbandonare quasi del tutto la mia precedente attività di consulente immobiliare. Da tempo, infatti sentivo l’esigenza di riunire sotto un unico “cappello” un team di professionisti seri e preparatissimi che potesse fare chiarezza in un mondo, quello del fitness e dell’alimentazione, ricco di ignoranza e convinzioni sbagliate. Fin da piccolo lo sport ha fatto parte della mia vita, ho praticato e pratico tutt’ora diverse discipline tra cui ginnastica artistica, palestra, pesistica, Kickboxing, Thai Boxe…e chi più ne ha più ne metta. Ultimamente ho scoperto l’allenamento funzionale, o come piace dire a molti Functional Training. Mi sono talmente appassionato che nel corso del 2014 ho deciso di iscrivermi al corso tenuto da FBI – Fitness Best Innovation, ed ottenere così il diploma di Istruttore di Functional Training con specializzazione Kettlebell, Sandbag, Bilancieri, Bosu e corpo libero. A breve completerò il percorso con il TRX. Da buon bolognese che si rispetti la mia seconda passione è la cucina, e vivere in questa città non è il massimo per chi cerca di seguire una sana alimentazione…perché si sa…Bologna è anche chiamata “La Grassa”. Ma non mi arrendo e cerco di fare convivere tortellini e lasagne con uno stile di vita “light”! E vi dirò…non è poi così difficile…ogni volta che mi viene un dubbio…posso sempre rivolgermi ad uno dei nostri professionisti!