Definire al meglio con poche parole una malattia è di vitale importanza per poter intervenire con dei rimedi. L’emicrania può essere definita come un severo e ricorrente dolore che prende metà della testa soltanto (da qui il termine emi-crania), e che viene il più delle volte precipitato, o aggravato, o scatenato da pessime abitudini alimentari. Può anche dipendere da uno sbilancio ormonale, innescato da qualche situazione di stress.
Capire se stessi è fondamentale! E’ chiaro che ognuno di noi deve farsi un esame di coscienza e capire se stesso, lavorando sulle cause specifiche che possono essere all’origine del suo personale problema.
Fumo, tè, sale, zucchero, aspartame, cioccolato, caffè, proteine animali, uova evidenti o nascoste nei cibi, vanno decisamente eliminati.
Occorre alcalinizzare il sangue. Acqua e limone (mezzo limone per un bicchiere d’acqua) quattro volte al giorno, può servire. Benefico il riposo, lo sdraiarsi nell’oscurità e al silenzio. Importantissimo saper respirare profondo e ritmato.
Un occhio particolare va alla riboflavina e al gruppo vitaminico B.
In una dieta equilibrata non dobrebbe mai mancare la riboflavina (o vitamina B-2), che coinvolge il gruppo B ed è anche un ottimo antiossidante (leggi anche “Gli antiossidanti allungano la vita!“). La troviamo nella solita panacea del germe di grano, nel riso integrale e nei cereali integrali cotti al minimo, nelle mandorle e nei pinoli, nelle verdure verdi tipo cavoli e crescione, nei semini tipo sesamo, lino, girasole e semi di zucca.
Occorre inoltre evitare i farmaci e gli innescatori del male: stare ovviamente lontanissimi dai farmaci, specie dagli analgesici e dagli antidolorifici tipo paracetamolo e ibuprofen. Contengono codeina e caffeina, sostanze che aiutano nel breve periodo ma alla lunga aggravano i problemi.
Evitare i trigger, cioè gli innescatori e gli scatenatori dell’emicrania che per qualcuno è il latticino, per qualche altro è un profumo o un deodorante, per qualcuno è l’MSG (il monosodio glutammico), per qualcun altro ancora è il vino, la birra e lo champagne, carichi di metabisolfiti, per qualcuno è il cioccolato, o il gelato o il formaggio, tutti contenenti tirannia.
Fonte: dottor Valdo Vaccaro.
Puoi contattare Serena Nanetti qui: Email: naturopatiapilates@gmail.com Sito: www.facebook.com/SerenaNaturopatiaPilates