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Ricetta gluten free – Bollino giallo: con una piccola variante (vedi nota in giallo negli ingredienti), questa preparazione è adatta anche a chi è intollerante al glutine o celiaco, quindi la troverete anche all’interno della nostra sezione “celiachia” RICETTE GLUTEN FREE che vi suggeriamo di visitare! Cliccate, cliccate!!

Clicca QUI per scaricare la ricetta e creare così il tuo ricettario personale!

Un augurio “spiritoso” a tutti i papà nel giorno della loro festa!!!!

Oggi abbiamo pensato ad una ricetta in vostro onore, ma che appaghi anche la vista dei più piccini!

La procedura è un po’ lunga, è vero…ma il risultato è spassosissimo!

Giudicate voi!

Di seguito troverete le ricetta completa, se però avete proprio poco tempo potete anche acquistare i babà già pronti e “travestirli” come vi descriveremo tra poco!

Pronti? Si parte!

Ingredienti per la pasta:

250 gr farina Manitoba -da sostituire eventualmente con farine gluten free- 25 gr zucchero 75 gr burro (a temperatura ambiente) 4 uova medie 1 panetto di lievito di birra -da sostituire con lievito madre o gluten free- ½ cucchiaino  di sale fino

Per la bagna alcolica:

1 litro di acqua 300 gr zucchero ½ limone (scorza) 200 ml di rum

Per la glassa e le decorazioni:

2 albumi 500 gr zucchero a velo 4 cucchiai di acqua coloranti alimentari in polvere (blu, rosso e giallo) fiorellini di zucchero meringhette codette di cioccolato 1 cucchiaio raso di cacao in polvere

Procedimento:

Nella ciotola dell’impastatrice unite lo zucchero, la farina, il burro a pezzetti, il sale e il lievito di birra sbriciolato e mescolate il tutto avviando le fruste a velocità media.

Successivamente unite le uova facendo molta attenzione ad aggiungerne uno per volta e soltanto quando vedete che quello precedente è stato assorbito nell’impasto (utilizzate delle uova medie per far sì che l’impasto risulti elastico: sarà pronto quando comincerà ad attaccarsi alle fruste).

La pasta dovrà avere una consistenza leggermente gommosa; lasciatela lievitare nella ciotola il tempo necessario affinché raddoppi il proprio volume.

Trasferite l’impasto all’interno di piccoli stampi cilindrici riempiendoli per circa    della loro capacità, lasciate lievitare ancora 30 minuti, poi infornate per circa 20 minuti in forno preriscaldato a 160°.

Nel frattempo preparate la bagna scaldando un litro di acqua insieme a 300 gr di zucchero, alla scorza di limone e al rum fintanto che lo zucchero non sarà completamente sciolto, eliminate quindi la buccia di limone e lasciate raffreddare.

Una volta sfornati i babà dovrete immergerli per intero nella bagna per poi strizzarli delicatamente in modo da eliminare parte del liquido in eccesso, quindi lasciateli gocciolare ancora un po’ e nel contempo preparate la glassa per decorarli e dargli l’aspetto dei Barba-babà.

Preparate ora la glassa di colore ”neutro” sbattendo in una ciotola 2 albumi insieme allo zucchero a velo ed a 4 cucchiai di acqua.

Ora suddividete la glassa “neutra” in piccole ciotole: utilizzate un cucchiaio raso di cacao per la glassa al cioccolato, mentre per quelle colorate stabilite ad occhio la quantità di colorante necessario per ottenere il colore desiderato.

Disponete i babà su una gratella e cominciate a glassarli ed a decorarli in base alle loro caratteristiche.

BarbabarbaBarbabarba – glassa al cacao + codette di cioccolato: dopo aver ricoperto il babà con la glassa al cacao, cospargetelo di codette per creare l’effetto “peloso”.

BarbamammaBarbamamma – glassa al cacao + fiorellini di zucchero: posizionate tre fiorellini sopra agli occhi a formare una coroncina.

BarbapapàBarbapapà – glassa rosa (colorante rosso in quantità ridotta)

BarbaforteBarbaforte – glassa rossa (colorante rosso in quantità più abbondante del rosa)

BarbabravoBarbabravo – glassa azzurra (colorante blu)

BarbazooBarbazoo – glassa gialla (colorante giallo)

                                                                                                                                                                                                                                                                           Il procedimento per ottenere gli occhi e la bocca sarà il medesimo  per tutti i dolcetti: una volta glassati, prima che la glassa sia asciutta, tagliate a metà una meringhetta per realizzare la bocca e posizionatene due intere a formare gli occhi (per ottenere la pupilla intingete uno stuzzicadenti nella glassa al cacao e mettetene una goccina al centro dell’occhio)

Noi ci siamo fermati qui…ma se volete realizzare tutta la famiglia vi elenchiamo le caratteristiche anche degli altri componenti:

Barbabella Barbabella (viola)

Barbalalla Barbalalla (verde)

BarbottinaBarbottina (arancione)

 

Buon divertimento…e buona festa del “babà”!!

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Riccardo Buzzi

Fondatore di Into the Fitness e mi occupo della gestione di tutta la parte tecnica, commerciale ed organizzativa; ovviamente supportato da collaboratori di primo piano! Un lavoro, il mio, nato per caso, che mi ha portato ad abbandonare quasi del tutto la mia precedente attività di consulente immobiliare. Da tempo, infatti sentivo l’esigenza di riunire sotto un unico “cappello” un team di professionisti seri e preparatissimi che potesse fare chiarezza in un mondo, quello del fitness e dell’alimentazione, ricco di ignoranza e convinzioni sbagliate. Fin da piccolo lo sport ha fatto parte della mia vita, ho praticato e pratico tutt’ora diverse discipline tra cui ginnastica artistica, palestra, pesistica, Kickboxing, Thai Boxe…e chi più ne ha più ne metta. Ultimamente ho scoperto l’allenamento funzionale, o come piace dire a molti Functional Training. Mi sono talmente appassionato che nel corso del 2014 ho deciso di iscrivermi al corso tenuto da FBI – Fitness Best Innovation, ed ottenere così il diploma di Istruttore di Functional Training con specializzazione Kettlebell, Sandbag, Bilancieri, Bosu e corpo libero. A breve completerò il percorso con il TRX. Da buon bolognese che si rispetti la mia seconda passione è la cucina, e vivere in questa città non è il massimo per chi cerca di seguire una sana alimentazione…perché si sa…Bologna è anche chiamata “La Grassa”. Ma non mi arrendo e cerco di fare convivere tortellini e lasagne con uno stile di vita “light”! E vi dirò…non è poi così difficile…ogni volta che mi viene un dubbio…posso sempre rivolgermi ad uno dei nostri professionisti!