Poiché tocca lo stomaco ed è un processo infiammatorio (elemento fuoco), la gastrite indica una tensione a livello del Terzo Chakra e degli aspetti ad esso collegati.
È probabile che una persona che soffre di gastrite acuta stia vivendo uno stress determinato da situazioni contingenti che limitano la sua libertà; un’altra ipotesi è che stia esercitando un controllo eccessivo e che non si permetta di esercitare il potere di essere se stessa.
Tutti i sintomi di tale patologia come bruciore, dolore, peso in regione epigastrica (esattamente dove si trova il Terzo Chakra), nausea e vomito, ci segnalano che c’è qualcosa da risolvere in quest’area.
Nel caso della gastrite cronica, soprattutto nella forma erosiva, la stessa denominazione della patologia ci mostra che la tensione negli aspetti del Terzo Chakra esiste da tempo e, poiché non è risolta, esercita una specie di erosione dell’energia della persona: è come se « corrodesse » il suo potere e la sua libertà di essere ciò che è. Potrebbe trattarsi di qualcuno che si sente costretto a fare qualcosa che non vuole, che non si sente libero di essere com’è, che sta vivendo da tempo una situazione in cui si sente invaso, o che vuole tenere tutto sotto controllo e, non riuscendoci, si sente logorato.
Come in altre patologie di questo tipo, cioè che coinvolgono il Chakra del Plesso Solare, la tensione crea rabbia, o senso di impotenza o di colpa.
L’evoluzione sia della gastrite acuta sia di quella cronica può essere veramente grave: si può arrivare alla perforazione dello stomaco, alla formazione di ulcera gastrica o di un cancro allo stomaco. È pertanto evidente che, se la persona continua a esercitare in modo eccessivo la sfera mentale, la tensione verrà esacerbata. È bene, dunque, che si accetti e si permetta di essere per quello che è, che agisca serenamente il potere di essere se stessa senza per questo prevaricare gli altri; che controlli quello che serve, e non altro.
Fonte: www.quellochenonsai.com