La Gemmoterapia rappresenta, nell’ambito della fitoterapia, un indirizzo di preferenza verso le “droghe” (= parti di piante con effetto terapeutico) allo stato embrionale, cioè in fase di crescita e di moltiplicazione. La Gemmoterapia utilizza i giovani germogli, le giovani foglie, le radichette, i semi, le scorze interne di radici e di steli nonchè le ghiande (tutto questo materiale allo stato fresco), provenienti da una cinquantina di specie vegetali.
La preparazione avviene sottoponendo le parti fresche (ricche perciò in ormoni vegetali) ad una macerazione in una miscela d’acqua, alcool e glicerina per un periodo di tre settimane; successivamente la macerazione stessa viene sottoposta ad una diluizione 1:10 secondo le tecniche tipiche delle preparazioni omeopatiche.
Un aspetto molto interessante della Gemmoterapia è l’utilizzo delle capacità di drenaggio, cioè di eliminazione delle tossine concentratesi a livello di un particolare organo o tessuto che abbia una secrezione diretta od indiretta verso l’esterno. Nel caso dei reni agiscono le gemme di faggio, nel caso dei polmoni servono le gemme di nocciolo e di rosmarino, per l’intestino sono molto utili le giovani foglie della vite, mentre per la normalizzazione delle costanti biologiche del sangue vanno bene le gemme di corniolo, le scorze di stelo del limone e le gemme di mandorlo.
La Gemmoterapia presenta, rispetto alla fitoterapia classica, alcuni vantaggi:
- costanza nel tempo del tenore di principi attivi;
- possibilità di usare le gemme praticamente allo stato fresco per tutto l’anno e non soltanto durante il tempo balsamico che, nel migliore dei casi, si riduce ad un mese;
- rischio praticamente inesistente di sovradosaggio in quanto per l’adulto è prevista una posologia classica;
- possibilità di somministrazione anche ai bambini ed ai lattanti. Per le gemme di tiglio (aventi azione sedativa) è prevista una quantità giornaliera più bassa;
- facilità di assunzione per chiunque, maggior celerità di preparazione rispetto agli infusi e soprattutto ai decotti, possibilità di uso quasi istantaneo per chi è costretto a vivere e ad assumere i pasti fuori casa.