Cosa sono?

L’ossido di azoto (NO), impropriamente chiamato ossido nitrico, è una specie chimica reattiva di natura radicalica centrata sull’azoto. Considerato per decenni un gas altamente inquinante – responsabile, tra l’altro, del cosiddetto “buco dell’ozono” – solo in epoca molto recente esso è stato individuato come uno dei più potenti mediatori biochimici che gli organismi viventi producono al loro interno al fine di controllare molte delle loro funzioni.

Nel nostro organismo la sintesi di questo composto è affidata ad un gruppo di enzimi appartenenti alla famiglia delle ossido nitrico sintetasi (NOS), che utilizzano come substrato l’arginina, un aminoacido essenziale nei bambini e condizionatamente essenziale nell’adulto.

La sintesi di ossido nitrico viene stimolata da diversi fattori come il cosiddetto “shear stress”, un parametro che misura la forza esercitata dallo scorrimento del sangue sulle pareti dei vasi. Quando la pressione arteriosa aumenta eccessivamente, l’organismo si difende sintetizzando ossido nitrico che, dilatando le pareti dei vasi, contribuisce all’abbassamento della pressione. Al contrario l’inibizione della sintesi di ossido nitrico determina un aumento delle resistenze periferiche ed un conseguente innalzamento della pressione arteriosa.

ossido_nitrico

Anche ormoni come la noradrenalina e le citochine (proteine secrete durante la risposta immunitaria) favorirebbero la sintesi di ossido nitrico da parte degli endoteli.

L’emivita dell’ossido nitrico è brevissima, pari a circa 4 secondi. Il suo rapido catabolismo prevede il legame con il gruppo EME dell’emoglobina; tale processo conduce alla successiva formazione di metaemoglobina (una forma non funzionante), quindi nitriti e nitrati (NO2 e NO3) che vengono eliminati soprattutto per via renale.

A cosa servono?

L’ossido nitrico ha potenzialità terapeutiche importantissime::

  • riduzione della pressione arteriosa;
  • potenziamento delle difese immunitarie;
  • prevenzione di angina, ictus ed infarto;
  • cura della disfunzione erettile.

Tuttavia non bisogna dimenticare gli effetti negativi insiti nella forte azione ossidante di questa molecola. Gli effetti citotossici dell’ossido nitrico sono paragonabili a quelli indotti da altri agenti ossidanti, in grado di aumentare notevolmente la produzione di radicali liberi (fumo, alcol, farmaci, raggi ultravioletti e radiazioni ionizzanti). Ricordiamo che l’eccesso di radicali liberi è attualmente considerato uno dei più pericolosi alleati di invecchiamento precoce, malattie degenerative e alcune forme tumorali.

Il settore dell’integrazione alimentare si sta arricchendo sempre più di prodotti in grado di aumentare la sintesi endogena di ossido nitrico. In particolare si punta sulla somministrazione di dosi elevate dell’amminoacido precursore (L-arginina) che sarebbe in grado di aumentare la sintesi di ossido nitrico. A ciò andrebbero aggiunti i classici benefici derivanti da una regolare assunzione dell’aminoacido (produzione di GH, detossificazione dell’organismo , potenziamento delle difese immunitarie).

Studi condotti sull’uomo hanno confermato ed esteso le potenziali indicazioni “terapeutiche” della L-arginina che si sta rivelando particolarmente utile nel trattamento di numerosissime patologie, dalle varie forme cliniche della cardiopatia ischemica, quale l’angina pectoris, alla  claudicatio intermittens, dall’ipertensione arteriosa all’insufficienza cardiaca congestizia, dalla preeclampsia alla disfunzione erettile. Inoltre, gli effetti dell’integrazione alimentare con L-arginina sono stati valutati anche nella terapia dell’AIDS, del diabete, della sindrome X, di alcune malattie gastrointestinali, dell’infertilità maschile e femminile, della cistite interstiziale e della demenza senile, con risultati molto interessanti . Infine, esperimenti condotti su topi indicano che la L-arginina migliora le prestazioni muscolari in regime di esercizio aerobico attraverso un aumento della produzione di NO.

Oggi sono disponibili numerose formulazioni orali a base di L-arginina, tra le quali andrebbero preferite quelle arricchite con antiossidanti, quali il selenio. Infatti, in talune circostanze, quali quelle legate allo stress ossidativo (squilibrio fra produzione ed inattivazione di specie reattive dell’ossigeno, quali l’anione superossido) l’NO, pur prodotto in quantità adeguate, viene rapidamente convertito in sottoprodotti biologicamente inattivi o addirittura tossici (es. perossinitrito). Pertanto, sebbene la L-arginina possa esercitare di per sé un’azione anti-radicalica , la presenza di un antiossidante nella sua formulazione, è potenzialmente in grado di aumentare in maniera più efficiente la “biodisponibilità” dell’NO, sia fornendo il precursore fisiologico (L-arginina) sia neutralizzando le specie chimiche reattive che tenderebbero ad inattivarlo.

Ma la sintesi di monossido di azoto è un processo complicato, che risponde a fattori endocrini e meccanici. L’effetto stimolatorio dell’arginina diventa apprezzabile soltanto in caso di aumentato fabbisogno o in presenza di carenze indotte da una dieta povera di questo nutriente.

Oltre all’effetto primario sull’endotelio, all’NO è riconosciuto un ruolo determinante di mediatore biochimico in numerose funzioni, a livello cerebrale (es. controllo dell’apprendimento e della memoria), gastrointestinale (modulazione delle secrezioni e della motilità), respiratorio (modulazione del tono della muscolatura liscia bronchiale), renale (autoregolazione del flusso ematico), e così via. All’NO è attribuita  un’importante funzione di difesa nei confronti delle infezioni batteriche e, probabilmente, nel controllo della crescita dei tumori.

Un regolare esercizio fisico  ed una dieta corretta a base di antisossidanti derivanti da frutta e verdura favoriscono la produzione dell’ossido nitrico.

Riccardo Buzzi

Fondatore di Into the Fitness e mi occupo della gestione di tutta la parte tecnica, commerciale ed organizzativa; ovviamente supportato da collaboratori di primo piano! Un lavoro, il mio, nato per caso, che mi ha portato ad abbandonare quasi del tutto la mia precedente attività di consulente immobiliare. Da tempo, infatti sentivo l’esigenza di riunire sotto un unico “cappello” un team di professionisti seri e preparatissimi che potesse fare chiarezza in un mondo, quello del fitness e dell’alimentazione, ricco di ignoranza e convinzioni sbagliate. Fin da piccolo lo sport ha fatto parte della mia vita, ho praticato e pratico tutt’ora diverse discipline tra cui ginnastica artistica, palestra, pesistica, Kickboxing, Thai Boxe…e chi più ne ha più ne metta. Ultimamente ho scoperto l’allenamento funzionale, o come piace dire a molti Functional Training. Mi sono talmente appassionato che nel corso del 2014 ho deciso di iscrivermi al corso tenuto da FBI – Fitness Best Innovation, ed ottenere così il diploma di Istruttore di Functional Training con specializzazione Kettlebell, Sandbag, Bilancieri, Bosu e corpo libero. A breve completerò il percorso con il TRX. Da buon bolognese che si rispetti la mia seconda passione è la cucina, e vivere in questa città non è il massimo per chi cerca di seguire una sana alimentazione…perché si sa…Bologna è anche chiamata “La Grassa”. Ma non mi arrendo e cerco di fare convivere tortellini e lasagne con uno stile di vita “light”! E vi dirò…non è poi così difficile…ogni volta che mi viene un dubbio…posso sempre rivolgermi ad uno dei nostri professionisti!