Che cosa è la Fitoterapia? E come funziona?
Ogni sintomo (emozionale o fisico), quando giunge all’osservazione, non è altro che un elaborato di una complessa operazione di adattamento e di compensazione eseguita dal corpo, l’espressione finale di un lungo lavorìo (metabolico o mentale) sommerso. Eliminare il sintomo che appare attraverso farmaci sintomatici anti-fisiologici è un pratico modo di tamponare e rinviare il problema, ma non lo risolve, se non se ne cura la causa. I disturbi spariscono da soli quando invece si riporta l’organismo nella sua migliore condizione fisiologica possibile attraverso rimedi pro-fisiologici mirati a risolvere la causa.
Quali sono quei rimedi che aiutano il corpo a predisporsi all’auto-guarigione?
Le piante terapeutiche ovvero quella branca della medicina alternativa chiamata Fitoterapia. La fitoterapia è l’arte di curarsi con le erbe. L’utilizzo delle piante a scopo terapeutico fu per secoli il principale sistema di cura conosciuto.
Al giorno d’oggi assistiamo a un crescente interesse per le piante terapeutiche, ma ciò non significa ritornare al passato, significa piuttosto avere una migliore conoscenza dei principi attivi contenuti nelle piante, grazie ad analisi chimiche che hanno spiegato la dinamica della loro azione terapeutica. Curarsi con le erbe non vuol dire negare i meravigliosi progressi dell’industria farmaceutica o la medicina specializzata. La fitoterapia non pretende di rimpiazzare, ad esempio, gli antibiotici o le tecniche chirurgiche: le piante non guariscono né tutto, né sempre.
La fitoterapia può proporsi, nei confronti dei farmaci tradizionali, come metodica terapeutica basata sull’impiego di sostanze che mirano a ridurre il rischio di tossicità e assuefazione. Essa svolge infatti una notevole azione di drenaggio.
Cosa significa “drenare”? Significa eliminare sia tossine endogene (scarti ormonali) che esogene (farmaci, sostanze contenute negli alimenti come coloranti e conservanti etc) mediante la stimolazione debole ma continuativa degli organi incaricati all’eliminazione; tali organi sono detti emuntori e sono pelle, polmoni, fegato, reni, intestino.
Abbinare una terapia fitoterapica a una farmacologica può aiutare l’organismo a rispondere meglio a ciò che gli viene richiesto.
Può capitare che, nelle prime settimane di utilizzo delle piante, si verifichino degli episodi di riaccensione dei sintomi in corso o di sintomi comparsi in passato e curati con farmaci sintomatici (analgesici, antinfiammatori, sedativi etc.). Tale fenomeno, che è osservabile anche con altre tecniche terapeutiche (agopuntura, omeopatia, idroterapia etc.), è transitorio e generalmente prelude a un’apprezzabile attenuazione della problematica fisica oltre che a un netto miglioramento delle condizioni generali dell’individuo. Col tempo può ripresentarsi (soprattutto nelle stagioni costituzionalmente critiche per il soggetto), ma sempre più lieve e sporadico.
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