Sono diversi i fattori che, oltre la genetica, influenzano la comparsa della cellulite; tra questi ci sono la circolazione sanguigna e la circolazione linfatica.
Quando si vuole intervenire con un massaggio drenante anticellulite il primo obiettivo deve essere aiutare entrambe le circolazioni.
La circolazione del sangue e della linfa scorrono in vasi paralleli e una influisce sull’altra risentendo l’una degli eventuali problemi dell’altra.
L’apparato cutaneo è composto da epidermide, derma e ipoderma o tessuto connettivo.
Quest’ultimo è un tessuto gelatinoso in cui risiedono le cellule adipose.
Se vi è una insufficienza linfatica, la linfa fuoriesce dai propri vasi formando il liquido interstiziale che va a intaccare le cellule adipose, che vengono intrappolate, e il tessuto connettivo facendo indurire il tessuto gelatinoso dell’ipoderma.
A questo punto anche il sangue, che è la fonte di ossigenazione, nutrimento degli organi e di trasmissione del calore, non riesce più a raggiungere quelle zone ed è per questo che le parti colpite da cellulite sono più fredde.
La cellulite ha diversi stadi ed è difficile che si presenti l’ultimo stadio considerato irreversibile.
In molte persone è la cosiddetta “ritenzione idrica” che si evidenzia, un inestetismo che si può trattare con massaggi e trattamenti mirati, ma anche con una buona dose di autocura che prevede attività fisica, alimentazione equilibrata, indumenti non eccessivamente aderenti.
Bisogna specificare che il corpo è collegato in ogni sua parte e quindi è inutile trattare una zona come le gambe senza trattare anche il resto del corpo se si vuole ottenere un buon risultato.
Anche la forza di gravità non aiuta portando inevitabilmente tutto verso il basso, quindi iniziando il massaggio l’obiettivo deve essere quello di portare il sangue e la linfa dal basso verso l’alto, in direzione dei gangli linfatici in modo che possano filtrare e purificare la linfa e far si che il nostro corpo possa espellere le tossine accumulate tramite urina, sudorazione, evaporazione e traspirazione.
Il massaggio inizia dalla piante del piede si trova la “spugna di Lejars”, una spugna adiposa sottocutanea che racchiude una trama di minuscoli vasi (arteriole, venule e laghi venosi) che costituiscono una piccola riserva di sangue che ad ogni pressione viene spinto verso l’alto come una vera a propria pompa.
Si passa poi alle articolazione per sbloccarle, alle gambe con movimenti profondi ed energici andando ad agire sul tessuto connettivo cercando di riportare sangue in tale zona e sciogliere così il tessuto.
L’addome è molto importante in quanto nell’intestino si trova la cosiddetta “cisterna di Pecquet” che funge da centro di raccolta delle linfa proveniente dalle gambe e diretta verso il tronco in corrispondenza del diaframma.
Quando si hanno problemi di stipsi, colite ecc.. vuol dire che l’intestino è affaticato e ovviamente non compie il suo dovere al meglio.
Si andrà quindi a massaggiare con movimenti lenti e profondi tutto il suo sviluppo partendo dal colon ascendente, passando per il colon traverso fino al colon discendente.
Per eseguire un massaggio drenante anticellulite è importante che l’operatore abbia una profonda conoscenza dell’anatomia umana per poter agire al meglio e per condurre corpo, mente e anima del proprio ospite ad un pieno stato di benessere psico-fisico.
E’ fondamentale quindi conoscere l’esatta posizione degli organi e come lavorano per poter trattare il corpo al fine di ottenere i migliori risultati.
Nel massaggio drenante anticellulite si utilizzano diverse tecniche di massaggio in quanto ogni parte del corpo necessità di tipologie diverse.
Un errore che può capitare durante questo trattamento è la comparsa di lividi; questo non deve assolutamente succedere in quanto abbiamo detto che una delle cause della formazione di cellulite è la cattiva circolazione sanguigna quindi non si deve mai arrecare danno ai vasi sanguigni e linfatici per non peggiorare la situazione.