Chi non vorrebbe un corpo agile e scattante con muscoli tonici e forti?
Ma come fare per ottenerlo? Ci sono delle domande che ognuno si fa e alle quali cercheremo di dare risposta; come ad esempio, è più importante la massa muscolare o l’elasticità e la forza? Come posso allenarmi correttamente senza farmi male? Cosa devo evitare?
La cosa più importante da sapere è che il muscolo è sì un tessuto versatile che si adatta ai lavori che gli facciamo fare, ma non bisogna abusarne!
Siamo tutti uguali?
Come spiega Luigi Simonetto, direttore del Centro di Medicina dell’Esercizio Fisico e dello Sport dell’Ospedale San Raffaele di Milano, esiste un limite a ciò che possiamo chiedere a nostro organismo: «Esistono caratteristiche innate che non ci pongono tutti allo stesso livello: la quantità di fibre muscolari rapide e lente, ad esempio, è determinata geneticamente, ciò fa sì che un “talento” velocista non eccellerà mai in una specialità di resistenza e viceversa Una bella differenza, poi, la fanno anche le esperienze motorie della prima infanzia, che plasmano la postura e la simmetria corporea: se un soggetto non ha senso dell’equilibrio, è poco coordinato, disarmonico sarà più difficile per lui da adulto, plasmare un corpo “perfetto”».
Ognuno è diverso dall’altro, è differente la predisposizione del muscolo ad aumentare di volume con l’allenamento, è differente la capacità dei nervi di coinvolgere contemporaneamente le fibre muscolari esercitando così più forza a parità di impulso; altro fattore importante è il coordinamento fra le fibre interne a ogni muscolo e quello fra diversi gruppi muscolari.
Se un organismo non è predisposto per questo tipo di attività significa che ci vorrà semplicemente più tempo per ottenere i risultati voluti, ricordando sempre che è importante allenarsi con gradualità migliorando queste capacità di base prima di pensare a scolpire i muscoli.
Ci possiamo fare male?
Se non si procede per gradi si può incappare in qualche danno fisico: «Purtroppo molti credono, magari perché sono giovani, di poter improvvisare l’allenamento e tollerare carichi di lavoro elevati da subito — spiega Simonetto —. In realtà se si eccede si possono avere danni alle articolazioni, ai tendini, ai muscoli stessi: nel lungo periodo le cartilagini possono accumulare lesioni da sovraccarico, mentre i muscoli troppo stanchi, non riuscendo a compensare la fatica, vanno incontro a contratture. Senza contare i danni sul sistema cardiovascolare: sollevare pesi eccessivi per il proprio livello di allenamento sollecita pericolosamente il cuore. Gli attrezzi delle palestre oggi stabilizzano bene il corpo di chi li usa, consentono di graduare molto lo sforzo e di controllare il movimento, tuttavia è bene, almeno all’inizio, essere seguiti da esperti per imparare le tecniche di esercizio e di respirazione».
Il sovrallenamento fa male!
Antonio Bortone, presidente dell’Associazione Italiana Fisioterapisti spiega: «I programmi di allenamento vanno modulati secondo le caratteristiche individuali, tenendo presenti patologie o lesioni precedenti: l’esercizio fisico è efficace come una medicina ma come tale può avere anche effetti collaterali. Esagerare può far male, soprattutto in chi ha una scarsa preparazione: troppe ripetizioni degli esercizi, carichi eccessivi o poco tempo per recuperare fra le sedute di allenamento possono portare a infortuni e perfino a malori. Spesso inoltre chi va in palestra vuole aumentare la massa muscolare, ma è bene sottolineare che un muscolo ipertrofico è più rigido e non necessariamente più forte o più sano di uno meno “gonfio”: se l’obiettivo è il benessere bisogna puntare a un muscolo trofico, forte, elastico e resistente, senza eccessi in alcuna di queste caratteristiche a scapito delle altre. Tutto questo senza trascurare attività aerobiche come il cammino, la corsa, il nuoto che aumentino la frequenza cardiaca senza esagerare, così da costruirsi una vera, buona forma fisica. Per arrivarci non esiste un allenamento valido per tutti, ma tutti possono trovare l’allenamento più adatto per sé».
Stop ai muscoli gonfi!
Sempre Simonetto osserva:«Per i piani di esercizio, medico dello sport e trainer in palestra devono integrare le loro competenze, ma certo sarebbe opportuno che anche chi non è un atleta accedesse a una valutazione approfondita delle proprie capacità di prestazione da parte di specialisti; poi, sulla base dei dati ottenuti, medico e trainer possono impostare al meglio l’allenamento. Si dovrebbe analizzare almeno il consumo massimo di ossigeno, che indica quanto è potente il nostro “motore”; quindi, la soglia aerobica e quella anaerobica per capire quando l’organismo comincia ad attingere alle riserve e quando deve fermarsi. Poi sarebbe opportuno stimare la flessibilità muscolare con un paio di test di allungamento di gambe e braccia».
L’obiettivo “fisico da body builder” è sconsigliato da tutti gli esperti in quanto i muscoli ultra-gonfi sono un eccesso non fisiologico e non presente in natura; chi percorre quella strada infatti incappa spesso in qualche disturbo fisico soprattutto se sceglie l’irresponsabile via degli ormoni per raggiungere il proprio scopo.
Fidatevi…un allenamento graduale ed equilibrato unito a una sana alimentazione sono le chiavi per ottenere un corpo forte e flessibile!!