Lo scopo di questa nutrizione è garantire longevità e non dimagrire. Sappiamo che il potenziale enzimatico è dato a livello genetico, più si è in carenza e meno a lungo si vivrà.
Esistono tre tipi di enzimi, tutti con la medesima struttura proteica:
- digestivi: enzimi endogeni preposti alla digestione dei cibi (proteasi, amilasi etc);
- metabolici: enzimi endogeni preposti al ciclo di Krebs, alla detossificazione, al sistema immunitario, all’assimilazione;
- alimentari: enzimi esogeni.
Ingerendo cibo cotto, gli enzimi alimentari vengono bloccati e il sistema immunitario entra in azione per aiutare gli enzimi digestivi (secreti dal pancreas) nella digestione. Da soli questi ultimi non riescono a digerire i pasti odierni (primo, secondo, contorno e dolce), per cui entra in azione il sistema immunitario per sostituire gli enzimi alimentari mancanti.
Ciò crea forte dispendio energetico (e quindi più attitudine ad ammalarsi). Occorre quindi che la nostra alimentazione sia per lo più cruda, infatti col crudo gli enzimi alimentari non vengono distrutti. Ma il nostro clima non ci permette di mangiare per l’80% cibi crudi quindi si possono mangiare verdure crude prima di ogni pasto (tipo insalata).
Perchè?
Howell parla di fundus riferendosi a quella zona dello stomaco in cui non avviene nè peristalsi nè secrezione, qui sia carboidrati (con contenuto proteico, se no andrebbero direttamente nel tenue) che proteine (clicca per approfondire) possono restar nello stomaco per circa 30-45 min senza esser intaccati dal succo gastrico e senza subire peristalsi. Ciò serve a preparare la secrezione del succo gastrico in base a quante e quali proteine vi sono (5 milioni di ghiandole sono incaricate a secernere succo gastrico e sono i segnali ormonali a decidere quanto e quale acido produrre).
Mangiare insalata prima dei pasti ha 4 vantaggi:
- l’insalata lascia velocemente lo stomaco, viene smembrata facendole rilasciare acqua, vitamine, sali minerali, enzimi alimentari, tutte sostanze necessarie per attivare la digestione di quei cibsi che restano in attesa invece nel fundus;
- la pre-digestione dei carboidrati inizia nella bocca grazie all’azione della ptialina; mangiando insalata prima, facciamo sì che i suoi enzimi alimentari continuino la digestione di quei carboidrati che sono nel fundus in attesa che le loro componenti proteiche vengano digerite (dunque la digestione dei carboidrati continua senza incorrere in fermentazione e dunque gonfiore). Ovviamente i carboidrati verranno infine digeriti nel tenue dove, grazie all’ambiente alcalino, verranno riattivati quegli enzimi resi inattivi in ambiente acido;
- riduce l’entrata di cibi troppo calorici: viene attivato l’ormone colecistochenina, presente sulle pareti dello stomaco, che induce la sensazione di sazietà poichè viene riversato nel sangue per poi raggiungere l’ipotalamo avvisandolo “che si è già mangiato abbastanza”;
- le fibre rallentano il rilascio degli zuccheri che altrimenti farebbero risalire troppo in fretta l’insulina
La zona del fundus è limitata pertanto occorre mangiare una giusta quantità di cibo, poichè, se troppa, per spinta meccanica il cibo non digerito conquisterà zone acide dove gli enzimi vengono inattivati non permettendo la giusta digestione.
Tratto dai libri Food Enzymes for Health (La salute con gli enzimi dagli alimenti), Longevity (Longevità) ed Enzyme Nutrition (Nutrizione enzimatica), le cui pagine contengono alcune delle più importanti rivelazioni su enzimi, nutrizione e fisiologia.
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