La pelle ha molte funzioni tra cui quella sensoriale, di protezione, di secrezione e di escrezione. Vediamole una ad una.
Il compito di proteggere viene esercitato soprattutto dallo strato corneo il quale appunto protegge sia dalle influenze esterne (microbi, calore etc.) sia da un’eccessiva traspirazione di acqua proveniente dalle strutture corporee interne.
La secrezione è una funzione esercitata dalle ghiandole sebacee che elaborano un prodotto specifico di natura grassa che si estende su tutta la superficie cutanea e che svolge un ruolo protettivo.
L’escrezione è l’eliminazione di prodotti esistenti nel nostro organismo attraverso la pelle grazie all’azione delle ghiandole sudoripare che si trovano distribuite su tutta la superficie cutanea e in maggior numero sul palmo della mano e sotto la pianta dei piedi.
Altra funzione importantissima è la regolazione della temperatura corporea.
Per quanto riguarda la funzione sensoriale, la pelle dispone di strutture nervose atte a ricevere qualsiasi tipo di stimolo esterno (freddo, tatto, dolore, etc.) e a trasmetterlo, sotto forma di informazione, al cervello. Gli stimoli termici (acqua calda e acqua fredda) agiscono per via riflessa sulla superficie cutanea grazie ai nervi che conducono lo stimolo nervoso al midollo spinale e poi su fino al centro regolatore della temperatura corporea situato alla base del cervello.
Il centro regolatore invia impulsi che influiscono sui vasi sanguigni (contraendoli o dilatandoli), sulla mobilità dei peli (pelle d’oca) e sulla sudorazione della zona cutanea in questione. Il centro del controllo termico è localizzato nell’ipotalamo e controlla il flusso sanguigno circolante nella pelle mediante due meccanismi: il meccanismo vasocostrittore simpatico e il meccanismo vasodilatatore simpatico. Funziona come un termostato, ragion per cui, quando la sua temperatura supera i valori normali per cui è “programmato”, esso provoca la dilatazione dei vasi sanguigni cutanei e la sudorazione. Il raffreddamento, al contrario, provoca la vasocostrizione e interrompe la sudorazione.
Esiste una famosa dottrina dell’equilibrio termico ideata da Manuel Lezaeta Acharan (1881-1959) secondo la quale la normalità funzionale del corpo, e cioè la salute, può esistere solo se esiste equilibrio tra la temperatura interna e la temperatura esterna del corpo. Nella sua attività normale, infatti, l’organismo mantiene sempre una temperatura uniforme ovvero 37° e ciò è il risultato di un’uniforme irrigazione sanguigna dei tessuti che vengono riscaldati dal calore dello stesso sangue. Quando con un’alimentazione inadeguata o troppo abbondante forziamo e prolunghiamo il lavoro dello stomaco e dell’intestino, questo ha come conseguenza l’aumento della temperatura all’interno dell’apparato digerente, fenomeno che viene indicato con il nome di febbre gastrointestinale.
Questo maggiore e prolungato lavoro si trasforma in maggiore calore, il che significa febbre gastrointestinale che va a favorire la putrefazione degli alimenti creando veleni che intossicano il sangue attaccando nel lungo periodo organi vitali con relativi sintomi fisici. La febbre interna, inoltre, congestionando i visceri, produce una deficiente circolazione sanguigna nella pelle riducendo così le sue importanti funzioni di secondo rene e secondo polmone. L’unico rimedio efficace è costituito dunque da sangue puro che circoli attivamente portando in ogni punto del corpo le sostanze vitali e riparatrici e ciò si ottiene solo combattendo la febbre distruttiva dell’apparato digerente con un’alimentazione adeguata e producendo la febbre curativa nella pelle attraverso alcune tecniche derivanti dall’Idroterapia (una metodologia ideata da Sebastian Kneipp a metà dell’Ottocento che utilizza l’acqua a fini terapeutici). A tal proposito leggi anche: Stop alle infiammazioni con il cataplasma di argilla.