L’aneto cresce spontaneo nell’Europa meridionale e nell’Asia occidentale. La tradizione popolare lo appella “finocchio bastardo” in quanto assomiglia al finocchio nell’aspetto mentre il suo aroma pungente richiama l’anice e il prezzemolo. Ha proprietà antisettiche, aromatiche, digestive e rinfrescanti.
Ad uso interno, i semi masticati favoriscono la digestione e rinfrescano l’alito. L’infuso di semi di aneto viene usato nei disturbi digestivi, nel meteorismo e nelle coliche dei lattanti, inoltre serve a placare il singhiozzo e a contrastare la formazione di aria nello stomaco e nell’intestino, diminuendo il gonfiore addominale.
Dai semi si estrae un olio essenziale impiegato per usi farmaceutici. Dai semi pestati e posti in infusione si ottiene un ottimo bagno per rinforzare le unghie.
Il suo uso è simile a quello del finocchio selvatico, perciò lo si trova nelle marinate, nelle salse di accompagnamento la pesce oppure tritato fresco come aroma per minestre, pesce, verdure e formaggi freschi. I semi sono ideali per aromatizzare i condimenti, i funghi o le verdure conservate. Famoso è l’aceto di aneto che si ottiene facendo macerare nell’aceto per almeno 6 mesi i capolini fioriti o i semi ricavati da essi.
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