La relazione tra intestino e sistema immunitario è poco conosciuta eppure ormai è dimostrato che una buona alimentazione e una corretta digestione aiutano l’organismo contro le infezioni virali e batteriche. (leggi anche “Cosa può fare la Naturopatia per il tuo intestino?“)
Il periodo delle feste di fine anno coincide generalmente con l’arrivo delle epidemie influenzali che avranno un loro picco tra gennaio e febbraio per poi scomparire nel nulla nel corso della primavera.
Le strategie che ognuno mette in atto per poter sfuggire a quella che sembra una fastidiosa fatalità sono molte e diversificate. Quasi sempre però viene dimenticata la stretta relazione che esiste fra buon funzionamento dell’apparato digerente, equilibrio della flora batterica intestinale ed efficienza del sistema immunitario.
Negli ultimi anni molte ricerche scientifiche si sono concentrate sul cosiddetto “sistema immunitario intestinale” che, dal punto di vista quantitativo, racchiude circa l’85% delle cellule immunitarie dell’intero organismo. Questa massiccia presenza del sistema immunitario a livello intestinale è semplicemente la conseguenza del fatto che proprio la mucosa dell’apparato digerente è la più ampia superficie di contatto tra l’organismo e il mondo esterno: se fosse distesa, coprirebbe ben 300 metri quadrati.
Il sistema immunitario, com’è noto, serve appunto per far da filtro tra l’organismo e tutte le sostanze che, facendone parte, potrebbero danneggiarlo più o meno gravemente o addirittura comprometterne la vita.
La flora batterica ha molti compiti
La microflora intestinale partecipa attivamente la processo digestivo, regola la motilità intestinale, consente una rapida degradazione ed eliminazione degli ormoni e di molti farmaci, produce parecchie vitamine, contrasta la moltiplicazione di germi patogeni nel tubo digerente.
Negli ultimi due decenni, tuttavia, ha destato molto interesse nel mondo scientifico la capacità dei batteri intestinali di modulare diverse funzioni del sistema immunitario. E’ stato dimostrato che la microflora intestinale fa aumentare la produzione di anticorpi, esalta l’attività dei macrofagi (cellule che si mangiano batteri e virus) e induce il rilascio di gamma-interferone, tossico per i microrganismi portatori di malattie. I batteri intestinali, inoltre, fanno aumentare il numero di globuli bianchi, quelle cellule del sangue che attraverso vari meccanismi costituiscono la muraglia difensiva dell’organismo nei confronti delle aggressioni microbiche e virali.
Gli alimenti consigliati
Uno stabile equilibrio della flora batterica intestinale (risultato principalmente di buone abitudini alimentari) è dunque presupposto ineliminabile per far sì che il sistema immunitario sia sempre al massimo della sua efficienza).
Un’alimentazione ricca di vegetali freschi (frutta e verdure), di carboidrati complessi e di fibre (cereali integrali o semintegrali, legumi, semi oleosi) è il substrato che consente alla flora batterica intestinale di proliferare e di interagire positivamente con il sistema immunitario.
Carne, pesce, uova e formaggi (pur essendo alimenti indubbiamente interessanti dal punto di vista nutrizionale) andrebbero invece consumati in quantità modeste, a integrazione della dieta appena suggerita.
Alcuni alimenti, tuttavia, per la loro ricchezza in fermenti vivi, meritano una citazione particolare.
Lo yogurt, innanzitutto, oggetto di sperimentazioni e studi specifici che hanno dimostrato la sua notevole utilità per mantenere attivo il sistema difensivo dell’organismo.
In secondo luogo, il pane integrale lievitato con pastella acida naturale (non con lievito di birra). Questo tipo di lievitazione, molto lenta, garantisce la presenza (nelle forme di almeno un kg di peso) di fermenti lattici vivi.
Infine i crauti (cavoli acidi ottenuti attraverso una fermentazione lattica), soprattutto se consumati appena riscaldati o addirittura al naturale (sono un alimento molto digeribile e che non necessita di cotture prolungate; sono un nutrimento di straordinaria bontà dalle eccellenti qualità terapeutiche per l’intestino e la funzione digestiva.
Fonte: Mensile “Vita in campagna” 12/2002, sezione Medicina-alimentazione